Sensei Gichin Funakoshi 1868-1957

La parola Karate significa “mano vuota” ed è un’arte marziale nata nei secoli scorsi ad Okinawa, un’isola del Giappone, ed insegna a difendersi senza bisogno di armi.

Il karate che pratichiamo è di tipo Shotokan, lo stile creato e codificato dal Maestro Gichin Funakoshi (foto) tra la fine dell’ottocento e la prima metà del novecento.

Karate Alfieri è affiliata alla FIKTA (Federazione Italiana di Karate Tradizionale) fondata in Italia dal Maestro Hiroshi Shirai, che ha voluto differenziare la propria federazione dal karate di tipo sportivo e perseguire lo studio, la pratica e la diffusione di un karate particolarmente legato alla tradizione del maestro Funakoshi.

Sensei Hiroshi Shirai
Sensei Hiroshi Shirai

Il Karate tradizionale non è uno sport ma un’arte marziale, una disciplina di vita.
Infatti oltre ad apprendere tecniche di combattimento si impara a conoscere e gestire il proprio corpo e il proprio io, a rispettare i nostri avversari, ad avere un atteggiamento corretto e leale non solo durante gli allenamenti e gli incontri ma anche nella vita quotidiana.

Tutto ciò contribuisce a rafforzare il proprio carattere, ad avere una maggior fiducia in se stessi e a essere delle persone migliori.

 

I 5 precetti del DOJOKUN

il dojokun recita le 5 principali indicazioni a cui deve cercare di attenersi chi pratica il karate del maestro Funakoshi:

  1. Prima di tutto cerca di perfezionare il carattere
  2. Prima di tutto cerca di essere sempre sincero
  3. Prima di tutto cerca di rafforzare la costanza dello spirito
  4. Prima di tutto cerca di imparare il rispetto universale
  5. Prima di tutto cerca di acquisire l’autocontrollo e astieniti dalla violenza